La natura si sta risvegliando, cambiano i colori, gli odori, i rumori e anche la nostra energia. La primavera in sanscrito viene chiamata Vasanta che significa “brillante” e “che spazza via”, segno di un periodo di profonda purificazione e rinascita, quello che è la primavera.
L’Ayurveda, come abbiamo visto in più occasioni ci ricorda di osservare e seguire l’andamento della Natura, rivelandoci essere il segreto per lo stare bene. In questo momento ci troviamo neI passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile, periodo sensibile in cui è più facile che avvenga lo squilibrio. La primavera è considerata in Ayurveda la stagione di aggravamento del dosha Kapha (acqua e terra), in cui tutti gli accumuli dell’inverno iniziano a sciogliersi con l’aumento delle temperature. Queste tossine se non adeguatamente eliminate intasano il nostro organismo e i canali del nostro corpo indebolendo sia Agni (il fuoco digestivo) che l’intero metabolismo manifestandosi con raffreddore, muco eccessivo, mal di gola, stanchezza e letargia.
Per affrontare al meglio questa nuova stagione l’Ayurveda consiglia in primis di cambiare modo di alimentarsi, ricordandosi che il nostro fuoco digestivo non è più forte come in inverno e quindi viene consigliato di assumere cibi leggeri e cotti, dal sapore amaro e astringente che favoriscono la depurazione. Da evitare invece cibi grassi, latticini, e i sapori dolce, salato e acido.
Essendo il fuoco digestivo più debole, ci si può aiutare con l’utilizzo delle spezie quali zenzero, pippali, coriandolo, cannella, cumino, finocchio e cardamomo. Queste possono essere utilizzate nelle pietanze o in tisane e decotti da bere durante la giornata. Inoltre un altro rimedio appetizzante e digestivo è quello di assumere prima dei pasti una mistura di zenzero fresco, limone e miele, ne basta un cucchiaino. Non si consiglia a chi ha bruciore gastrico. Un’altra buona pratica è quella di bere acqua e bevande calde, come tisane di zenzero o comunque speziate.

La pratica del Dinacharya ovviamente viene sempre consigliata. Questa routine inizia con lo svegliarsi prima delle 6.00 per sfruttare l’energia di Vata e contrastare la sensazione di stordimento e stanchezza che avviene quando ci svegliamo dopo le 6.30/7, effetto di Kapha. Svegliarsi prima delle 6.00, soprattutto in primavera, porta molta più energia durante tutta la giornata. In questo periodo cerchiamo di non assecondare la voglia di pisolini pomeridiani. Il sonno diurno aumenta Kapha. Dormire completamente durante il giorno può portare congestione, accumulo di tossine e aumento di peso.

La pratica del Jala neti e del Nasya, risultano utili per mantenere puliti i seni paranasali ed eliminare muco e tossine. I vantaggi dell’utilizzo di un vaso neti includono una migliore respirazione, diminuzione del dolore e della pressione sinusale e una ridotta secchezza nasale.
L’attività fisica non deve mancare per contrastare il ristagno tipico di Kapha, anche una camminata veloce aiuta a scrollare il letargo di questo dosha.
Un altro modo per eliminare tossine dal corpo è attraverso l’oleazione del corpo attraverso l’automassaggio quotidiano o tramite specifici trattamenti ayurvedici come:
Abhyangam, oleazione di tutto il corpo
Neerabhyangam, il trattamento linfatico
Udgharshana, trattamento a secco con erbe e spezie. Stimola la circolazione è il ricambio metabolico della pelle.
La Natura ci indirizza sulla strada da percorrere…seguiamola, ascoltiamola
Buona purificazione e buona PRIMAVERA.